Citazioni

NOTA: Le citazioni sotto riportate provengono da diverse fonti non coerenti e a volte contraddittorie. Alcune rivelano pregiudizi e associazioni di idee che nulla hanno di scientifico e che andrebbero demistificate. La scelta delle citazioni non implica l'approvaizone delle stesse da parte della redazione di questo sito. 

Da "Vademecum sull'introversione" di Luigi Anèpeta

"Estroversione e introversione sono due componenti, geneticamente determinate, normalmente presenti in ogni personalità. Non esistono di conseguenza forme pure dell'una e dell'altra. La distribuzione genetica delle due componenti si realizza attraverso uno spettro di combinazioni indefinito, all'interno della quale si dà la prevalenza dell'una sull'altra. 

... L'utopia di un mondo fatto a misura d'uomo non ha alcuna possibilità di realizzarsi finché gli esseri umani non giungereranno a produrre una cultura che valorizzi piuttosto che mortificare la loro natura e la loro diversità.

... L'introverso rischia sempre di rimanere irretito dal sogno di un mondo nel quale gli esseri umani siano delicati e corretti, nel quale cioè la tendenza a farsi del male si riduca al minimo. Si tratta di un nobile sogno che sovrappone, però, al mondo così com'è il mondo così come dovrebbe essere, e fa di quest'ultimo, anziché un obiettivo storico-culturale verso cui procedere, un modello alla luce del quale viene giudicato il primo. 

In conseguenza di questo sogno, l'introverso si ritrova spesso a tentare di realizzarlo in proprio orientandosi verso il perfezionismo, vale a dire orientandosi verso un regime di vita che comporta eccessive richieste che egli rivolge a se stesso. Allorché quel modello viene utilizzato per giudicare gli altri, è inevitabile che si definisca un atteggiamento ipercritico nei confronti dello stato di cose esistente nel mondo, che va dall'indignazione all'intolleranza e alla rabbia."

Altre citazioni di Luigi Anèpeta

"Il soggetto introverso ha una vocazione primaria a capire il mondo nella sua complessità: è un "filosofo" o un “mistico" di professione, avulso per alcuni aspetti dal quotidiano, dal tran-tran del vivere come si deve vivere. L'intuizione emozionale dei mondi e dei modi di essere possibili lo rende, per un lungo periodo, poco adattivo nei confronti dell'esistente, del senso comune. Che questa predisposizione evolva in senso positivo, di realizzazione delle potenzialità individuali, o negativo, di sviluppo “nevrotico", sembra in gran parte riconducibile alle circostanze ambientali."

Da fonti varie in italiano

"... gli introversi sono la minoranza nella popolazione normale, ma la maggioranza nella popolazione dotata....

Gli introversi sono arroganti? difficilmente. Suppongo sia un fraintendimento comune che ha a che fare con l’essere più intelligente, riflessivo, indipendente, raffinato e sensibile di un estroverso. Inoltre, è probabilmente dovuto alla nostra mancanza di volontà di “chiacchierare”, una mancanza che frequentemente gli estroversi scambiano per disdegno. ..." (da "Come trattare un introverso")


"... Gli introversi non sono asociali. Semplicemente hanno meno bisogno di compagnia, ma sono delle persone amichevoli e amorevoli. ... Non è vero che gli introversi non hanno nulla da dire, parlano solo quando hanno qualcosa di importante da dire! ... Gli introversi sono ottimi ascoltatori  ..." (da "Introverso è giusto!")


"Il tratto di introversione-estroversione è una dimensione centrale della personalità umana. Gli estroversi tendono ad essere socievoli e assertivi mentre gli introversi tendono ad essere più riservati e meno socievoli. Essi non sono necessariamente solitari, ma tendono comunque ad avere circoli di amici di dimensioni piuttosto ristrette e hanno meno probabilità di riuscire ad avere relazioni sociali con nuove persone. Essi in genere non hanno bisogno di cercare negli altri l'emozione perché di per se sono propensi a fantasticare e riflettere. I termini introversione e estroversione furono diffusi per la prima volta da Carl Gustav Jung. Praticamente tutti i tipi di personalità comprendono questi due concetti." (da Wikipedia


 "In singolare contrasto col mio senso ardente di giustizia e di dovere sociale, non ho mai sentito la necessità di avvicinarmi agli uomini e alla società in generale. Sono proprio un cavallo che vuole tirare da solo; mai mi sono dato pienamente né allo stato, né alla terra natale, né agli amici e neppure ai congiunti più prossimi; anzi ho sempre avuto di fronte a questi legami la sensazione di essere un estraneo e ho sempre sentito bisogno di solitudine; e questa sensazione non fa che aumentare con gli anni. Sento fortemente, ma senza rimpianto, di toccare il limite dell'intesa e dell'armonia con il prossimo. Certo, un uomo di questo carattere perde così una parte del suo candore e della sua serenità, ma ci guadagna una larga indipendenza rispetto alle opinioni, abitudini e giudizi dei suoi simili." (Albert Einstein, Come io vedo il mondo)  


"... oggi l'introversione si è venuta a configurare comunemente come un tratto negativo della personalità, mentre l'estroversione viene visto come un tratto positivo. In particolare nell'introverso viene vista una persona chiusa, solitaria, poco comunicativa, timida ed insicura. Giudizio spesso condiviso anche dagli stessi introversi, che vivono con una dolorosa consapevolezza la propria diversità rispetto agli altri... " (da Wikipedia


"... Secondo il senso comune l'introverso è chiuso, riservato, poco socievole, freddo, mentre l'estroverso è aperto, espansivo, comunicativo, affabile. Così l'introverso, fin da bambino, viene "giudicato" negativamente. Gli adulti cercano di aiutarlo ad aprirsi, a sciogliersi, con strategie più o meno fallimentari. I coetanei lo guardano per lo più con timore e antipatia. Sembrerebbe paradossale, ma, pur avendo un corredo emozionale molto ricco e un'intelligenza vivace, i soggetti che, per sorte, ricevono il "dono" dell'introversione, manifestano difficoltà più o meno rilevanti di adattamento sociale e, con una frequenza inquietante, disturbi di varia natura.... " (dalla presentazione del saggio  "Timido, docile, ardente... Manuale per capire ed accettare valori e limiti dell'introversione propria o altrui" di Luigi Anèpeta, Franco Angeli 2005, 2007).

Da fonti varie in inglese 

"I am an extrovert however I have always been fascinated with introverts. I enjoy their calm, deliberate approach to things. All too often my extraverted self wants them to make decisions more quickly and contribute ideas and suggestions on the fly, but then I remember how incredible the results are if I allow them time to process what is before them...

...Introverts are often sharp witted and highly intelligent. It can sometimes be shocking to an extrovert to see their sense of humour surface but it is usually far more intelligent humour than the extravert who tends to use physical or shock value comedy to make someone laugh". (from In Praise of Introverts, by Joni Rose)


"... Extraversion is perceived as socially desirable in Western culture, but it is not always an advantage. For example, extraverted youths are more likely to engage in delinquent behavior.Conversely, while introversion is perceived as less socially desirable, introversion is strongly associated with positive traits such as intelligence and 'giftedness.' For many years, researchers have found that introverts tend to be more successful in academic environments, which extraverts may find boring.

Career counselors often use personality traits, along with other factors such as skill and interest, to advise their clients.Some careers such as computer programming may be more satisfying for an introverted temperament, while other areas such as sales may be more agreeable to the extraverted type. ..." (from Wikipedia - Extraversion and introversion


"I think its about time for us introverts to be proud of who we are.  Don't let the anti-introverts get you down!  No, we are not shy, stuck up, or uninterested.  Well, maybe a little uninterested, when it comes to those stream-of-consciousness conversations you extroverts just seem to love.  Not all of us like to be stuck with the label of "shy".  Really now, just because we don't have this inner urge to talk incessantly, doesn't mean we can't talk.  Just because we don't like to be surrounded by groups of people at all times doesn't mean we are antisocial.  And just because we keep our small talk, well, small, doesn't mean we are stuck up, yeah? ..."   (from Introvert pride!!)